10 July 2024
Acquacoltura offshore: Maccaferri partecipa a un innovativo progetto di ricerca e sviluppo con le principali università e centri di ricerca di Australia e Singapore
La mancanza di siti di produzione costiera spinge l'acquacoltura verso l'offshore, migliorando sostenibilità, salute dei pesci e ambiente, con Maccaferri partner in un innovativo progetto di gabbie subacquee "SeaFisher".
La mancanza di siti di produzione nearshore in zone costiere densamente sfruttate sta spingendo gli operatori del settore dell’acquacoltura a livello mondiale ad orientarsi verso l’offshore.
Il passaggio verso acque più profonde contribuisce a risolvere le problematiche legate alla crescente concorrenza per lo spazio delle acque costiere, dall’opposizione della comunità locali agli sviluppi dell’acquacultura costiera e al conflitto con altri tipi di impiego. Oltre ad essere anche un ottimo fattore per la salute e il benessere della fauna marina, determina un impatto minore sull’ambiente marino rispetto agli allevamenti situati in prossimità della costa, promuovendo così lo sviluppo di un’industria dell’acquacoltura pienamente sostenibile.
In un’epoca caratterizzata da crescenti timori legati al cambiamento climatico e alla sostenibilità, non si parlerà mai abbastanza del ruolo fondamentale degli oceani nel contesto globale. L’implementazione di pratiche di gestione sostenibile degli oceani è potenzialmente in grado di aumentare drasticamente la produzione in campo alimentare fino a sei volte e di accrescere la produzione di energie rinnovabili di ben 40 volte rispetto ai livelli attuali. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che tutti i soggetti, le industrie e i governi comprendano al meglio le risorse che hanno attualmente a disposizione e guardino all’offshore per definire nuovi business model sostenibili.
In questo contesto, Maccaferri è stata selezionata per partecipare come partner industriale a uno straordinario progetto di ricerca e sviluppo sull’acquacoltura offshore nell’emisfero meridionale. Il progetto mira a ideare, ottimizzare il design e condurre test per un innovativo modello di acquacoltura offshore sommersa, noto come “SeaFisher”.
Il progetto, della durata di 2 anni e commissionato dal Blue Economy Cooperative Research Centre, società indipendente no-profit istituita nel luglio 2019 nell’ambito del Programma CRC promosso dal governo australiano, riunisce esperti di acquacoltura, ingegneria marittima e assessment ambientale provenienti da alcune delle più prominenti università e centri di ricerca di Australia e Singapore, come la University of Queensland, la Griffith University, la University of Tasmania, la National University of Singapore e il Technology Centre for Offshore and Marine di Singapore.
Dopo aver completato con successo la “Fase 1” concettuale, il progetto sta per entrare nella “Fase 2”, incentrata su una progettazione dettagliata volta a sviluppare una gabbia economica in termini di costi che consenta di portare l’allevamento ittico in acque oceaniche più profonde e fredde. Questa fase prevede la progettazione di un sistema composto da 12 gabbie cubiche modulari, disposte a coppie, per monitoraggio, alimentazione e raccolta del pescato.
Maccaferri offrirà infatti consulenza in ambito industriale per la progettazione di reti di contenimento basate sulla tecnologia Kikkonet, oltre a delle reti da usare come campione per i test strutturali, dal momento che la “Fase 2” del progetto sarà incentrata sull’attività di test dei modelli su scala prima dello sviluppo e della costruzione dei prototipi a grandezza naturale.
Se da un lato il passaggio ad acque offshore più profonde è fondamentale per lo sviluppo di un’acquacoltura sostenibile, dall’altro le difficili condizioni climatiche che caratterizzano queste zone remote pongono nuove sfide per la progettazione del sistema. Si teme che le grandi onde oceaniche che si scatenano durante i temporali possano portare a un cedimento delle gabbie. Per far fronte a questa minaccia, il “SeaFisher” è stato sapientemente sviluppato per essere dotato di una struttura leggera ma robusta, che integra una tecnologia all’avanguardia che consente l’immersione della gabbia durante le tempeste. Non appena il pericolo si placa, la gabbia riemerge, a dimostrazione del fatto che siamo di fronte ad un sistema di gabbie sicure ed economicamente vantaggiose, adatte all’allevamento offshore.
Il coinvolgimento di Maccaferri nel progetto darà alla soluzione Kikkonet un’elevata visibilità nel mercato dell’acquacoltura, vista la crescente richiesta di maggiore spazio marino e di una migliore qualità dell’acqua. Allo stesso tempo, la società sarà in grado di far luce e condividere le competenze legate a una soluzione all’avanguardia, in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide più urgenti in materia di sostenibilità, economia Green&Blue e sicurezza alimentare.